di Pier Luigi Ferrenti, Alessio Sivestri, Luigi Silvestri
Con il decreto “Sostegni bis” (decreto legge 25 maggio 2021 n.73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021 n. 106), sono state approvate numerose misure, connesse all’emergenza COVID 19, di interesse per le ASD/SSD e il Terzo Settore.
Nei giorni scorsi vi abbiamo dato notizia degli ulteriori contributi a fondo perduto per le ASD/SSD, oggi vi parliamo di come poter utilizzare, avendone i requisiti, i contributi a fondo perduto del “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse”, che per l’anno 2021 ha una dotazione di 140 milioni di euro.
Le modalità attuative sono state definite con il decreto 9 settembre 2021 del ministro per lo Sviluppo Economico, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 240 del 7 ottobre scorso.
Si deve precisare che l’operatività delle disposizioni previste dal decreto è subordinata all’approvazione del regime di aiuti da parte della Commissione europea, a cui il decreto deve essere notificato.
CHI PUO’ ACCEDERE AL FONDO
Il fondo è riservato a tutti quei soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione (enti commerciali, ma anche ASD e SSD ed Enti del Terzo Settore) titolari di partiva IVA attiva alla data del 26 maggio 2021 (data di entrata in vigore del decreto legge 25 maggio 2021 n.73),che possiedono tra gli altri i seguenti requisiti:
- svolgono, come attività prevalente comunicata con modello AA7/AA9 all’Agenzia delle Entrate, una di quelle riferite ai Codici ATECO di cui all’allegato A al decreto. Tra di esse, merita segnalare, per quello che ci riguarda più da vicino: 85.51.00 Corsi sportivi e ricreativi, 85.52.01 Corsi di danza, 90.01.01 Attività nel campo della recitazione, 90.01.09 Altre rappresentazioni artistiche, 93.11.10 Gestione di stadi, 93.11.20 Gestione di piscine, 93.11.30 Gestione di impianti sportivi polivalenti, 93.11.90 Gestione di altri impianti sportivi , 93.13 Gestione di palestre;
- nel periodo intercorrente fra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021 (data di entrata in vigore della legge di conversione) la loro attività ha subito la chiusura per un periodo complessivo di almeno cento giorni.
QUANTO SPETTA
Le risorse disponibili verranno ripartite tra i soggetti che ne avranno fatto richiesta, con un massimo di 3.000 euro per i soggetti con ricavi e compensi, nel periodo di imposta 2019, sino a 400 mila euro (o in misura maggiore, se i ricavi sono maggiori).
COME RICHIEDERLO
I soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, anche tramite un intermediario, un’istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei suddetti requisiti.
Le modalità e i termini di presentazione della domanda non sono ancora noti, e saranno definiti entro il 6 dicembre con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Il contributo sarà accreditato sul conto corrente del richiedente.
Tutti i percettori sono soggetti all’obbligo di pubblicazione dei contributi ricevuti.