AICS Torino ha organizzato un Corso di Aggiornamento per istruttori di Aikido rivolto agli associati che abbiano già acquisito la qualifica di Istruttori o di Maestri.
Tale corso si è tenuto domenica 8 maggio a Torino presso il Centro Sportivo Ruffini; ha avuto durata di 6 ore ed è stato tenuto dai maestri:
- Renato Visentini, C. N. VI Dan, componente della Commissione Tecnica Nazionale AICS;
- Riccardo Negro, C.N. VI Dan;
- Salvatore Testa, C.N. VI Dan;
- Alessandro Ciamarone, C.N. VI Dan.
Questo è un pensiero scritto da un allievo presente al raduno AICS di domenica 8 maggio.
Prima iniziativa rivolta agli insegnanti a cui partecipo, che in effetti mancava in linea generale, e che invece deve essere considerata di grande utilità.
Innanzi tutto, a livello formale da un’idea di ente strutturato, presente e disponibile ed è molto importante visto dall’esterno, inoltre dimostra la volontà di unirsi, costruire e sostenere l’aikido, al di là delle differenze che teoricamente ci dividono: si chiama entusiasmo, propositività: un MUST tra gli insegnanti!
Abbiamo visto avvicendarsi diversi insegnanti sul tatami che in riferimento al tema trattato hanno cercato di trasmettere il metodo di insegnamento che hanno sviluppato e messo a punto personalmente, in base alla propria esperienza. Ottimo per i partecipanti in quanto hanno potuto identificare vari dettagli per poter migliorare il proprio modo di insegnare.
Interessante il Maestro Ciamarrone che ha dato un ordine logico e professionale alla preparazione fisica precedente la pratica, per prevenire il più possibile infortuni, specialmente in relazione alle ukemi.
Ad esempio, ho trovato interessante lo sviluppo di un programma di riscaldamento efficace, senza che sia essenzialmente aerobico, che mi sembra alquanto indicato per il un corso di adulti come quello che porto avanti.
Il Maestro Testa ha trattato le basi, ha mostrato quanto viene insegnato all’Aikikai, facendoci vedere movimenti base da un punto di vista diverso e più dettagliato. Come avevo già avuto l’opportunità di vedere in altre occasioni, abbiamo anche sperimentato una piccola parte più meditativa della ns. disciplina, che invece noi trascuriamo completamente. Purtroppo per questo e per altri aspetti, i tempi a disposizione non ci hanno permesso di sviluppare al meglio certi concetti.
Il Maestro Riccardo Negro invece ha parlato più di principi, della ricerca di metodi adatti all’insegnamento nei bambini, e le soluzioni trovate. Interessante.
Ricerca: una costante ribadita da tutti gli insegnanti. La giornata ha espresso e sottolineato una grande verità: l’insegnante deve sempre avere lo spirito di un bambino, continuare ad essere curioso, ricercare, volere imparare, questo permettere di trasmettere un grande entusiasmo ai propri allievi perché ci si diverte, si esprime gioia e passione per la disciplina.
Relativamente agli insegnanti della scuola di Iwama, premesso che non ho una visione neutrale per forza di cose, ho notato due differenze fondamentali:
Sia il Maestro Braghin che Visentini hanno trattato i principi oggetto della loro lezione attraverso l’esecuzione della tecnica completa, evidenziando i principi là dove venivano messi in atto all’interno della stessa. Quindi la lezione è risultata più elaborata. Si sono esaltati dettagli come le angolazioni, la mano in kokyu ecc. ecc. quindi non si è mai parlato di un dettaglio a se stante.
Lo spirito di marziale è piuttosto evidenziato e presente nello svolgimento delle tecniche.
Una nota sulla promozione e diffusione dell’aikido. Giustamente viene sottolineata l’importanza dei giovani nei nuovi corsi che risultano in crescita, contrariamente alla presenza degli adulti che si è notevolmente ridotta in questo periodo.
Io credo che la difficoltà di diffusione tra gli adulti sia anche dovuta alla natura dell’aikido. Nella società moderna si ricercano risultati immediati senza troppa fatica. L’aikido invece è una disciplina lunga, che ci accompagna nella nostra vita, frutto di studio e di crescita anche interiore, di ordine mentale e comportamentale, ma questo aspetto non viene mai evidenziato, credo sia necessario lavorare su questo punto e promuovere la pratica la filosofia dell’aikido in modo tale da suscitare questo tipo di interesse, di approccio, più idoneo al mondo degli adulti.
In conclusione, ritengo che questo tipo di evento si debba ripetere regolarmente.