Call per selezione di 4 attori per docufilm “In quel bianco c’è tutto e c’è anche la nostra storia”

Il 16 aprile 1950 il Consiglio Comunale di Torino, in una sessione rimasta alla storia, sia per il dibattito acceso, per le aspre polemiche, ma anche per il senso di responsabilità di amministratori attenti ai bisogni della città, approvò la concessione per l’impianto e l’esercizio della costituenda “Centrale del Latte”, una Società privata, che tale è rimasta negli anni, deliberando al tempo stesso la partecipazione nel capitale dell’Amministrazione Comunale in rappresentanza degli interessi dei consumatori.

Come oggi anche allora si polemizzò animatamente e soprattutto senza cognizione scientifica, se e quanto la pastorizzazione fosse efficace e indispensabile, ma ancor di più se la mano pubblica dovesse intervenire nel mercato, se fosse opportuno operare in regime di monopolio, oppure se il Comune dovesse limitarsi ai controlli di qualità o più semplicemente a fissare i prezzi. Tuttavia  in questo caso il Comune intervenne risolutamente per rimuovere i conflitti tra le quattro categorie dei produttori di latte, grossisti-raccoglitori, industriali del settore e rivenditori al fine di garantire la collettività di un bene primario salubre ed anche per aggiudicarsi quegli aiuti economici che in quel momento storico  si stavano rivelando indispensabili per una ripresa post-bellica non facile.

Nel dibattito si racconta che ci furono addirittura interventi presso sua eminenza Montini, allora Presidente dell’Amministrazione degli Aiuti Internazionali perché la Città di Torino fosse ammessa a beneficiare degli aiuti offerti dalle Nazioni Unite per la costruzione di grandi e moderne Centrali del Latte in Italia.
Giova inoltre ricordare come, tra i primi interventi in Europa dell’Unicef, organismo internazionale nato l’11 dicembre 1946 con l’obiettivo di aiutare il mondo dell’infanzia, ce n’era uno che riguardava Torino: lo stanziamento di fondi per l’acquisto dei macchinari occorrenti al trattamento del latte. Il tutto a particolari condizioni favorevoli circa il modo di pagamento degli impianti stessi, per cui le contropartite che sarebbero state a carico della Società della Centrale venivano coperte con forniture di latte a beneficio dell’infanzia bisognosa di assistenza; il che non era poca cosa!
Fu così che finalmente le categorie imprenditoriali coinvolte, con un atto di responsabilità e soprattutto con la garanzia dell’Ente locale si fecero promotrici della costituzione di una Società che possedesse i requisiti necessari per far fronte alla forte espansione che caratterizzava la città in quegli anni.

 

Con il Piccolo Teatro Comico lo rappresenteremo contando di metterne in rete la registrazione. Il tutto sarà presentato il 1 ottobre presso villa Amoretti.

 

Essendo un progetto al momento senza budget per la migliore realizzazione occorrono 4 attori (che devono solo leggere) e per cui è richiesta una presenza scenica di circa 50 anni ed una voce impostata.

 

Info:

Alessandro La Noce

335427575

alessandrolanoce@gmail.com

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