“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; … La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità”… scriveva John Donne nel XVII secolo, e oggi siamo tutti sminuiti, colpiti, addolorati dalle tragiche notizie. Siamo tutti Parigini, siamo tutti turisti, tifosi, artisti, sportivi, clienti di bar, appassionati di musica, famiglie, giovani.
Siamo noi gli uomini e le donne che hanno colpito; nella nostra vita reale e quotidiana fatta di socialità, di relazioni, di passioni e stupori, di gioie e piaceri.
La campana suona anche per noi e rimbomba con forza e angoscia.
Ma non ci fermerà, non ci farà rifugiare nella paura che alimenta odio e chiude le frontiere.
Apriamo le menti.
Il terrore può nascere e abitare nella testa e nella pancia delle nostre società e Città.
Il nostro compito continua ad essere lo stesso, costruire partecipazione e solidarietà, agire per l’inclusione e il rispetto delle diversità di qualunque genere, razza e credo. Lo facciamo e lo faremo ancora attraverso i progetti educativi, lo sport, la musica, l’aggregazione, la cultura, lo stare insieme. Tutto quello che hanno voluto simbolicamente colpire con gli attentati di Parigi quei giovani portatori di morte verso altri giovani portatori di vita.
Confermiamo e rilanciamo con maggiore determinazione tutte le attività e i momenti di festa e socialità organizzati in questo fine settimana perché la vita è l’unica risposta a chi semina la morte.
Aics Torino e Cooperativa Terzo Tempo